Il Cosenza, la Squadra più “Cattiva” della Serie B
Il Cosenza, allenato da Massimiliano Alvini, sta vivendo una stagione difficile nella Serie B 2024/2025. La squadra calabrese è diventata la formazione più “cattiva” del campionato, con un record di 73 ammonizioni in 23 partite, una media di oltre 3 cartellini gialli per gara. Inoltre, il Cosenza ha ricevuto 4 espulsioni, un primato condiviso con Modena, Salernitana e Frosinone.
La Situazione in Classifica
La squadra si trova in fondo alla classifica con 18 punti, non avendo vinto una partita da oltre due mesi e mezzo. L’ultimo successo risale al 9 novembre contro il Brescia. Da allora, il Cosenza ha collezionato quattro pareggi e sei sconfitte. La situazione è ulteriormente complicata da una penalizzazione di 4 punti per violazioni amministrative, con i ricorsi finora rigettati.
Le Difficoltà sul Campo
Oltre ai problemi disciplinari, il Cosenza ha anche subito sconfitte dolorose, come quella contro il Cittadella, dove un autogol di Dalle Mura ha deciso la partita. Questo è il secondo autogol stagionale per i rossoblù, dopo quello di Pietro Martino contro il Frosinone. L’atmosfera è tesissima, con i tifosi che protestano e la società che ha annunciato il silenzio stampa.
I Protagonisti delle Ammonizioni
Il giocatore del Cosenza con più cartellini gialli è il brasiliano Charlys, con 8 ammonizioni. Tra gli altri, Florenzi ha ricevuto 6 gialli e anche un’espulsione, mentre Venturi e Kouan sono a quota 5 gialli con un rosso ciascuno. Hristov e Caporale sono stati gli altri due giocatori espulsi.
La Lotta per la Salvezza
Il Cosenza deve invertire il trend negativo per evitare la retrocessione, un incubo che non si è verificato dal 2018. La squadra proverà a fare di tutto per allontanarsi dal fondo della classifica, ma il cammino sarà difficile senza un miglioramento significativo della disciplina e della solidità difensiva.
Conclusioni
La stagione del Cosenza è segnata da una serie di difficoltà sia in campo che fuori. La squadra deve lavorare duramente per migliorare la propria condotta e risultati, altrimenti rischia di scivolare ulteriormente verso il baratro della retrocessione.
