La caduta di Thiago Motta alla Juventus è un capitolo complesso e intricato nella storia recente del club bianconero. Diversi fattori sono stati alla base della decisione di esonerare l’allenatore, tra cui la mancanza di empatia e di gerarchie all’interno della squadra. Motta ha imposto una gestione rigida e verticale, senza titolari fissi, creando confusione tra i giocatori. Una delle questioni più spinose è stata la gestione della fascia di capitano, che è stata “itinerante” e non affidata stabilmente a un leader.
Gestione Rigida e Verticale
La gestione di Motta ha visto la rotazione continua di giocatori, senza assicurare ruoli definiti all’interno della squadra. Questo ha generato incertezza e poche certezze tra i giocatori, rendendo difficile identificare un nucleo solido da cui partire in caso di difficoltà. Nonostante alcuni successi individuali, come l’esaltazione di giovani talenti come Savona e Mbangula, la squadra non ha mai trovato un equilibrio stabile.
Il Caso di Danilo
Uno degli episodi più significativi è stato il rapporto teso tra Motta e il capitano Danilo. La richiesta di rientro anticipato dalle vacanze estive ha creato tensioni, e successivamente Danilo è stato messo fuori rosa prima di essere ceduto. Questo ha evidenziato la mancanza di valori di squadra e ha causato malumori interni. Danilo stesso ha espresso disappunto per la mancanza di valori di famiglia nella gestione del progetto.
Rapporti Precari e Valutazioni Contraddittorie
I rapporti precari tra Motta e alcuni giocatori, come Fagioli, sono stati un altro punto critico. Fagioli ha chiesto di lasciare la squadra a metà stagione a causa di un rapporto deteriorato con l’allenatore. Queste fratture interne hanno indebolito la coesione della squadra e contribuito alla decisione finale di esonerare Motta.
La Ricerca di Stabilità
La scelta di licenziare Motta è stata presa per reinserire la stabilità e la direzione nel progetto Juventus. Per il club, il pensiero è che l’allenatore non riuscisse a sfruttare appieno il potenziale della rosa e a motivare i giocatori nei momenti difficili. La ricerca di nuovi rinforzi per il prossimo anno è un passo importante verso il recupero della competitività.