Introduzione: Roberto Rambaudi, ex calciatore del Foggia e ora allenatore della Luiss in Eccellenza, ha condiviso alcune riflessioni interessanti sul suo passato calcistico e sull’attualità del calcio di Zdenek Zeman. Rambaudi è stato uno dei simboli del grande Foggia, insieme a Baiano e Signori, e ha avuto l’opportunità di lavorare con Zeman, un allenatore che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio.
Il Foggia dei Miracoli
Il Foggia dei miracoli è stato un team leggendario, guidato da Zeman e caratterizzato da un gioco spettacolare e innovativo. Rambaudi ricorda quei giorni con affetto e rispetto, sottolineando come lui, Beppe Signori e Baiano siano cresciuti insieme, formando un nucleo fondamentale della squadra. Nessuno ha replicato il successo di quel gruppo, che ha lasciato un segno duraturo nella storia del calcio italiano.
Il Primo Incontro con Zeman
Rambaudi racconta il suo primo ritiro con Zeman come un’esperienza unica e impegnativa. Il presidente del Foggia, Pasquale Casillo, noto come il “re del grano”, aveva espresso dubbi sulla squadra, definendo i giocatori “gracili e magrolini”. Tuttavia, Zeman aveva risposto con fiducia, affermando che “si piegano ma non si spezzano”. Questa frase è diventata un simbolo della resilienza e della determinazione che hanno caratterizzato quel gruppo di giocatori.
La Lazio e l’Amore a Prima Vista
Dopo l’esperienza al Foggia, Rambaudi ha avuto l’opportunità di giocare per la Lazio, descrivendo questo passaggio come un “amore a prima vista“. La sua carriera è stata segnata da momenti indimenticabili, e il suo legame con Zeman è rimasto forte nel tempo.
Il Calcio di Zeman Oggi
Rambaudi afferma che il calcio di Zeman è ancora attuale oggi. Nonostante il passaggio del tempo, le idee e le tattiche di Zeman continuano a influenzare il mondo del calcio. Rambaudi sottolinea come Zeman abbia “vinto il suo scudetto”, riferendosi non solo ai successi sportivi ma anche all’impatto culturale e tattico che ha lasciato nel calcio.