Thiago Motta e l’Errore di Non Avere Ascoltato Ulisse

Thiago Motta, ispirato da Dante, fallisce alla Juventus per mancanza di empatia e capacità di motivare i giocatori.

Thiago Motta e il Potere dell’Inspirazione

Si celebra oggi il Dantedì, una data che ricorda il grande poeta Dante Alighieri e il suo viaggio attraverso l’aldilà nella Divina Commedia. Questa occasione ci porta a riflettere su come le parole del Sommo Poeta potrebbero essere state un’ispirazione per Thiago Motta, l’ex allenatore della Juventus, che ha affrontato una sfida altrettanto epica sulla panchina bianconera.

L’Errore di Thiago Motta: Mancanza di Empatia

Il giornalista Luigi Garlando critica Motta per la mancanza di empatia con i giocatori, considerandola il suo più grande errore. Garlando suggerisce che Motta avrebbe potuto trarre ispirazione proprio dal Canto 26° della Divina Commedia, dove Ulisse convince i suoi marinai a superare le Colonne d’Ercole con una “orazion picciola“. Questo discorso avrebbe dovuto essere il modello per Motta per spronare i suoi giocatori a superare le difficoltà e a credere in un progetto vincente.

La “Orazion Picciola” di Ulisse

Ulisse, nel Canto 26°, incita i suoi marinai a osare e a spingersi oltre i limiti noti dell’epoca, con le famose parole: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza“. Motta avrebbe potuto usare un discorso simile, unendo passione e visione, per convincere i suoi calciatori a seguire il suo progetto con entusiasmo e determinazione.

Thiago Motta e la Juventus

La gestione di Motta alla Juventus è stata breve e controversa. Entrato con grandi aspettative, non è riuscito a convincere i giocatori e a portare la squadra ai risultati sperati. Cristiano Giuntoli, l’amministratore delegato della Juventus, ha preso decisioni definitive sul suo futuro, interrompendo il suo percorso prima del previsto.

La Fine di un’Avventura

La conclusione della collaborazione tra Thiago Motta e la Juventus lascia aperte domande sull’effettiva capacità del tecnico di leggere la squadra e di fare scelte strategiche vincenti. Tuttavia, è anche l’occasione per riflettere su come l’ispirazione letteraria e l’empatia possano essere strumenti fondamentali per un allenatore, al pari della tattica e del talento tecnico.

Le Lezioni del Passato

Il caso di Thiago Motta insegna che nella gestione di un gruppo, specialmente in un ambiente altamente competitivo come la Serie A, la comunicazione e la costruzione di una visione condivisa sono determinanti. Forse, quell’“orazion picciola” avrebbe cambiato il corso degli eventi.

Un’Occasione Persa

Ma adesso Motta si trova fuori dalla panchina della Juventus, e la sua avventura è terminata. L’articolo di Luigi Garlando apre una riflessione su come un allenatore possa imparare dalle arti e su quanto sia importante non perdere la connessione con i propri giocatori, in un’epoca in cui il calcio è sempre più tecnico e complesso.

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